Simposio by Muriel Spark

autore:Muriel Spark [Spark, Muriel]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Adelphi
pubblicato: 2022-02-23T23:00:00+00:00

9

Alle due del pomeriggio c’era poco movimento nella stradina che faceva angolo con Gray’s Inn Road, nel quartiere di St Pancras a Londra. In una modesta casa ottocentesca di tre piani aveva sede il convento anglicano di Santa Maria della Buona Speranza. La viuzza era lunga pochi metri e chiusa al traffico. Di solito serviva da scorciatoia ad avvocati e impiegati. Invece Margaret Murchie arrivò in motocicletta, parcheggiò sul marciapiede e suonò il campanello. Dietro interessamento del ministro di una chiesa episcopale scozzese, le era stato fissato un colloquio per essere ammessa come novizia.

Poco dopo la morte della nonna, assassinata nella clinica Calton di Edimburgo, Margaret si era chiusa nel silenzio; era anche diventata più pallida e magra. Il clamore si era spento, le zie se n’erano andate col loro bottino e suo padre aveva accolto con sollievo l’eredità materna. Ma Margaret non voleva saperne di toccare quel denaro e lo disse chiaro e tondo. I familiari e gli amici furono colpiti dal suo atteggiamento. La sua tristezza, il suo pallore e il suo silenzio fecero una profonda impressione anche sui colleghi dell’atelier di ceramiche di Glasgow. Fu così che tutti cominciarono a compatirla. Persino le sorelle, ognuna a suo modo, ebbero parole di rincrescimento per il suo dolore e per il torto che tutti segretamente le avevano fatto. Soltanto Dan Murchie, affascinato e sconcertato, non poteva fare a meno di domandarsi confusamente, pur senza essere del tutto consapevole dei propri dubbi, che cosa sua figlia stesse covando.

«Ho sempre detto che non c’era nessun rapporto fra le due cose» scrisse Flora alla madre. «Adesso è chiaro che Margaret non c’entrava per nulla con l’evento increscioso. Adesso ti lascio perché è ora di andare a letto e devo prepararmi il bagno». Eunice scrisse: «Per Peter e per me è stato un gran sollievo sapere che lo scandalo si è risolto in nulla. Io, nelle mie condizioni, ne avrei sofferto molto. La povera Margaret è stata interrogata dalla polizia troppo a lungo e troppo spesso. E ora tu mi dici che ha un aspetto sofferente. Ci credo. È stata dura anche per Peter e per me».

La scampanellata di Margaret richiamò alla porta una suora, una giovane con un abito grigio chiaro di lunghezza moderna e il capo coperto da un velo bianco e grigio.

«Ho un appuntamento con sorella Lorne» disse Margaret.

«La sta aspettando. Se la motocicletta è sua, le spiacerebbe portarla in cortile? Un momento che prendo la chiave».

Richiuse completamente il portone, ma qualche attimo dopo ricomparve con una grossa chiave, con la quale aprì una porta secondaria. Margaret spinse la motocicletta nel cortile, dove c’era soltanto un pulmino a sei posti. «Si accomodi pure per di qua, signorina Murphy» disse la ragazza.

«Murchie» disse Margaret.

«Mi scusi, avevo capito Murphy. Da questa parte».

Margaret aveva sempre sentito dire che i conventi odorano di cera vergine. Quando vide che le scale e il parapetto di legno erano tirati a lustro, pensò che la fragranza alquanto muschiata sospesa nell’aria fosse di cera vergine. In realtà si

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